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Racconto vecchio ma sempre bello: Hillary Presidente...

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    amosolodonne
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    00 23/07/2012 13:17
    Cari amici, tempo fa un mio caro amico scrisse una serie di racconti, che penso abbia postato anche quì, nel passato, vorrei riproporli in quanto penso siano molto belli ed eccitanti...


    Hillary Presidente
    Ormai è diventata una realtà: l'America ha un nuovo Presidente anzi unA Presidente. Infatti le notizie radiofoniche e televisive si succedono visto l'enorme ed inatteso successo della Hillary alle elezioni e Lei si prepara per il suo primo discorso nel quale, attraverso tutti i mezzi di trasmissione, miliardi di persone la ascolteranno. Ormai è lontano il momento nel quale Lei salvò il marito da un vero martirio politico perdonandolo della scappatella con la stagista, ma nessuno sa che quel perdono fu concesso a condizione che lui si fosse sottomesso interamente a Lei che sarebbe diventata la sua Dea e l'avrebbe aiutata a diventare il Presidente degli States. E' tutto pronto, tutti sono in attesa dell'inizio , eccola! La gente che assiste in diretta è in delirio e lei, accompagnata da tantissime e bellissime donne alle quali darà una grande fetta di potere (almeno così si vocifera) sale sul palco. Il silenzio scende nel mega teatro dove si svolge la manifestazione. Lei inizia con la sua voce suadente... i soliti convenevoli, i ringraziamenti, l'idea politica, la politica estera e gli sviluppi dell'America sono tra i primi temi che tratta, poi, ad un certo punto inizia con la lista dei ministri: "l'America deve essere sempre più governata dalle donne, anche per incentivare tutti gli altri paesi ad emularci... vedrete: tutto sarà più semplice e ragionevole e, soprattutto, non ci saranno più guerre, ve lo prometto". Urla di gioia, soprattutto dalle donne presenti, si alzano e queste dichiarazioni suscitano già moltissime discussioni e critiche a livello mondiale... continua "leggo la lista delle Ministre..." ed inizia la lettura di tutte le donne nominate, mentre tutte le tv mandano le loro immagini e parlano dei curriculum... tutte donne bellissime e pluri laureate... Molti si chiedono: ma sarà vero o è tutto uno scherzo? E' tutto vero, la Hillary fa sul serio. Lei vuole assolutamente far pagare, in maniera forte ed amplificato, anzitutto al marito e poi a tutti i maschi del pianeta, l'umiliazione che dovette subire dal marito Bill e dalla stagista Monica. Ora è lei la più forte ed intende assolutamente usare il potere che ha conquistato. Ma il suo discorso non è finito: "infine voglio dire che avremo anche uomini nel nostro stage, ma la loro posizione sarà un pochino più bassa rispetto a noi donne" escono allora sul palco numerosi giovani palestrati, in slip. "questi giovani promettenti si dedicheranno alle nostre parti basse mentre noi donne discuteremo del futuro del mondo, saranno dedicati ai massaggi ai nostri piedi ed a rallegrarci le riunioni con gustosi, per loro, cunniculus. Si, saranno posizionati sotto il tavolo delle riunioni e leccheranno i nostri sessi quando noi lo chiederemo. Forza ragazzi, mettetevi nudi" Tutti gli uomini presenti sul palco si tolgono lo slip mostrando i loro sessi turgidi tra le rida entusiaste delle donne presenti...
    Le dichiarazioni e le immagini proposte suscitano emozioni forti a livello mondiale. Nei giorni successivi al primo discorso numerose associazioni femminili si organizzano ed iniziano una grossa campagna di sensibilizzazione a favore si Hillary e delle donne al potere. Tutte le tv del mondo rimandano le emozionanti immagini delle scene del primo discorso ed anche immagini riguardanti le prime riunioni che Lei, Hillary, e le sue Ministre effettuano. Si vede un grosso tavolo ovale e le donne sedute intorno ad esso, poi le telecamere si spostano sotto e... per ogni donna c'è un uomo nudo che è pronto ai servigi: leccapiedi, massaggiatore di piedi e gambe stanche e... lecca vulve. Tutto sembra andare al meglio e le donne sembrano meravigliosamente soddisfatte del potere acquisito. Nel frattempo nel mondo si susseguono emozionanti eventi quali: rese di eserciti, fine di battaglie con il contributo sempre più importante di donne.. insomma va tutto bene. In Italia c'è una grande discussione politica ed anche sociale, molte donne si organizzano per smobilitare i poteri dalle mani degli uomini ed acquisirli. Uno dei Tg italiani riesce ad ottenere un'intervista esclusiva ad Hillary a casa sua, a condizione che siano tutte donne (giornaliste e cameraman) coloro che entreranno nel suo salotto di casa. Il servizio che viene fuori è stravolgente. L'intervista viene mandata in prima serata in diretta su Rai 1 . Nella descrizione iniziale la giornalista c'è una prima panoramica sulla casa, sui suoi giardini e sulla scelta del mobilio. Poi Lei, bellissima, seduta alla sua poltrona con abitino colore rosa pallido , camicia bianca e scarpe decolleté rosse aperte avanti da cui fuoriescono le dita dei piedi che si presentano belle e colorate di un argento splendente, tutto molto elegante.
    Durante l'intervista Hillary parla di tutto e di più soffermandosi in maniera chiarissima sul potere femminile e sul futuro di tale tema. Lei pensa che entro 10-15 anni la terra sarà totalmente nelle mani di donne come Lei. La giornalista che la intervista sembra gradire molto le risposte ed insiste moltissimo sul tema. "Hillary, Lei pensa che anche in Italia si possa ottenere un governo rosa? ". "assolutamente si..." risponde Lei con un sorriso da 50 denti, anzi deve essere così. Veda, anche la Germania si è omologata al discorso, io spero che entro pochi anni potremo tutte incontrarci intorno allo stesso tavolo e... discutere delle sorti dei nostri paesi ed anche (molto maliziosamente) dei nostri uomini". Allora la giornalista le chiese "Presidente, ma suo marito dove è finito? E' un pò di tempo che non lo si vede in giro". Ed Hillary: "Mio marito , ora, per accordi presi precedentemente, si occupa solo di me... è diventato il mio cameriere personale, oserei dire... il mio SCHIAVO. Se vuole lo chiamo". "Certamente, esulta la giornalista". Hillary suona un campanello e dopo pochi secondi appare lui, l'ex presedente degli Stati Uniti, " ma, ma ... è nudo.." esclama la giornalista. "Certamente come vorrebbe che fosse? Sono io qui a comandare, no?" . Bill si avvicina alle due donne e si inginocchia umilmente accanto alla moglie con la testa china. "Fai sentire alla giornalista chi sei tu?" gli chiede Hillary con tono quasi materno e malizioso . la sua risposta non viene tradotta dalla traduttrice che è rimasta di succo "i'm a slave, my wife’s slave" e si china a baciare la punta dei piedi di Hillary...

    (continua)
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    amosolodonne
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    00 23/07/2012 17:29
    In Italia tutto queste innovazioni fecero molto scalpore e l'immagine di un Bill Clinton nudo, inginocchiato vicino alla moglie che si dichiarava spudoratamente suo schiavo, permaneva nei pensieri soprattutto delle ragazze giovani che sognavano una vita da Capo dello Stato o da Ministra come prima si sognava di diventare una velina della TV.. Si ripetevano le tavole rotonde ed i programmi tv a tema. Tutti i giornali, periodicamente, riportavano forum di discussioni sui fatti accaduti, ma nulla di eccessivamente rilevante. Comunque i fanatismi partiti in America ed in qualche altro paese non fecero alcuna breccia.
    In America, paese da sempre attento alle innovazioni e sicuramente progressista, le cose si svilupparono in maniera inattesa. Nacquero subito delle associazioni per la difesa dei diritti maschili, i politici di sesso maschile continuavano a manifestare ed a lamentarsi dell'accaduto e delle inevitabili ripercussioni sociali e morali che avrebbe avuto sulla popolazione tutta, ma Hillary, ed le sue collaboratrici, sembravano fare sul serio. Infatti fecero subito approvare molte leggi a favore delle donne per mettere in maggiore difficoltà i poveri maschietti americani i quali, già da anni, soffrivano una strana società matriarcale. Intanto a casa di Hillary le cose si ponevano sempre peggio per il povero Bill. Hillary lo usava sempre di più come cameriere, lustrascarpe, portaborse e quant'altro potesse umiliarlo soprattutto con persone presenti. Spessissimo, lavorando nel suo studio, lei lo chiamava sotto la sua scrivania come leccapiedi e lecca vulva. "Oggi non ho voglia di essere leccata da altri uomini..." diceva lei con risatina ironica. E lui "Mia cara, ti prego, sto impazzendo di gelosia... come posso fare...?". "Non devi fare assolutamente nulla di diverso, ricordati di quando ti ho salvato le palle... mi hai umiliata davanti al mondo ed ora, come da nostri patti, tocca a te e farai questo per tutti i restanti anni della tua vita...". Lui in silenzio continuava a leccarla mentre lei, se ne aveva voglia, poggiava il suo piede sui genitali per tenere sotto controllo la sua eccitazione.
    Negli States, intanto, moltissime ragazze iniziarono ad emulare Hillary con i propri ragazzi. Era un vero spasso: si riunivano in gruppetti di 3-4 e mettevano in mezzo un ragazzo, lo spogliavano nudo e ci giocavano in tutti i modi. Anzitutto si facevano leccare le passerine e poi lo torturavano nei modi più impensati e, se andava tutto liscio, alla fine del gioco il povero ragazzo poteva sfogarsi , ma costretto a masturbarsi davanti a loro che lo insultavano e lo incitavano. Erano poche le occasioni in cui Hillary e suo marito potevano rimanere soli, infatti lei era sempre impegnata a girare il mondo e ad organizzare ricevimenti ufficiali dove lui non POTEVA partecipare (l'aveva deciso lei). Durante i ricevimenti ufficiali, dove partecipavano in maggioranza donne perché lei così voleva, tutto il personale era di sesso maschile e, chiaramente, doveva essere nudo in loro presenza. Erano nudi i camerieri, per esempio, per cui, quando servivano a tavola, le signore si divertivano impartendo loro rumorose pacche sul sedere e a torturare i genitali, in modo da metterli in condizione di dover commettere qualche errore dando il via alle punizioni ed al divertimento. Erano nudi i segretari delle signore che, oltre ad organizzare la giornata delle loro padrone, dovevano anche servire a leccare i loro piedi ed il sesso, quando loro mangiavano. Hillary, guardava tali scene con fierezza, pensava che ora era lei la donna più potente del mondo e doveva dare una mano a tutte le donne ad entrare nella stessa condizione e quindi rendere l'uomo ad umile servitore e... strumento di piacere, l’aveva sognato quando il marito l’aveva umiliata davanti al mondo intero ed ora era il momento di affondare il coltello nella piaga. Una sera lei era a casa intenta a leggere un libro nella sua poltrona, il marito le era accanto in ginocchio in attesa di ordini. "Portami un drink, caro..." esclamò lei, e lui le versò qualcosa da bere ed umilmente glielo porse. Mentre beveva lo guardò, sfiorò con un piede il suo pene sempre turgido (così lei voleva, altrimenti lo avrebbe fatto frustare a sangue dalle sue body girls) ed esclamò "ho voglia di fare l'amore, caro, preparati". Lui ne fu felicissimo in quanto era tempo che lei lo teneva a stecchetto e sapeva che, quando lei voleva, DOVEVA essere pronto per soddisfare i suoi desideri. Si fece trovare in camera da letto, disteso sul letto a pancia su, lei gli legò mani e piedi ai quattro lati del letto, Lentamente, mentre lui attendeva, lei si fece una doccia, indossò solo una camicia da notte leggerissima, gli girò attorno lentamente ad osservarlo varie volte e poi salì in piedi sul letto. "Guardami, tesoro, guardami così, come ti ho abituato: dal basso verso l'alto, Sono la tua unica padrona e posso fare di te ciò che voglio" con estrema malizia mise il piede sul suo sesso schiacciandolo verso il letto, lui ebbe un sussulto "Che ne dici? Tu eri l'uomo più potente del mondo, avresti potuto aumentare la tua potenza notevolmente, ma poi hai dimostrato di essere un verme pusillanime ed ora devi soffrire... Questa sera avrai il grande onore di far godere la tua padrona, vedi di darti da fare e non deludermi altrimenti sarà per te l'ultima volta ". Alzò la camicia da notte e prese a sedersi sul suo membro chiudendo gli occhi per goderne. Con le unghie gli graffiò i capezzoli e lui emise un grido, ma lei non se ne curò ed iniziò a stantuffare su di lui. "vedi di non venire prima che io abbia goduto, altrimenti... ti frusterò". Continuò il movimento su di lui per circa 5 minuti, poi emise un grido ed ebbe un forte orgasmo. Quella posizione del marito nei suoi confronti le dava una notevole soddisfazione. Lei si scostò da lui mettendosi in un lato, con una mano gli graffiava il membro pulsante che non aveva ottenuto lo sfogo necessario. "Non mi fai godere, mia signora?" con voce strozzata chiese lui. "Devi aspettare, ora ho bisogno di pulirmi" prese il telefono e chiamò una delle sue collaboratrici "Portatemi il mio pulisci vagina". "Nooo" gridò lui "Non puoi trattarmi così!!! Ti supplico" Lei, incurante delle urla del marito, prese un suo slip e glielo ficcò in bocca, in tal modo lui poteva solo guardare ed i suoi lameti erano solo mugolii strozzati. Hillary si sedette in poltrona, dopo poco entrò una donna con un uomo nudo incatenato e bendato, Hillary allargò le gambe e l'uomo fu portato verso il suo sesso che prima odorò e poi iniziò a leccare. "Vedi caro? E' bellissimo. E' quello che tu facevi con quella stagista... Come si chiamava? Ah si! Monica, vero? Tu lo facevi di nascosto, io, invece, palesemente davanti a te e ne godo tantissimo. Sai questo ragazzo è proprio bravo" Ebbe altri orgasmi Hillary mentre si faceva leccare e guardava il marito che si torceva sul letto. Alla fine, quando ebbe voglia, volle rimanere sola, risalì sul letto e con un piede prese a masturbare Bill mentre con un altro piede gli schiacciava le palle sul letto. Bill venne copiosamente sul suo piede mentre emetteva urla strozzate di piacere. Lo sguardo di Hillary era indescrivibile, ormai aveva totalmente sottomesso il marito...

    (Continua)
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    amosolodonne
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    00 23/07/2012 18:40
    Dopo 2 anni di tale lavoro le donne già vedevano i primi frutti: gli uomini, dominati soprattutto sessualmente, avevano trovato un modo per godere della loro condizione quindi lo facevano con una sorte di piacere. Certo che tutte e tutti avevano subito un bombardamento mediatico condizionante per cui, per essere in regola con il proprio comportamento, semplicemente bastava seguire ciò che veniva detto alla tv o si leggeva dai giornali. Erano scomparsi totalmente giornali sexy per uomini lasciando il posto a quelli per donne con foto e storie di uomini da marciapiede, i locali dove si tenevano spogliarelli femminili erano tutti pieni di maschi spogliarellisti e frequentati da schiere di donne affamate di sesso perché stanche della solita routine giornaliera col marito. Ma le nuove abitudini si riscontravano soprattutto nelle coppie di giovani. Quando una ragazza puntava un ragazzo, per lui non c'era scampo, non le poteva sfuggire assolutamente. Era stata coniata dalle ragazze l'abitudine di portare il ragazzo alla conoscenza della propria famiglia, cioè dalle componenti di sesso femminile della famiglia, in un modo abbastanza curioso: il ragazzo veniva invitato a casa della ragazza dove si incontrava, oltre che con lei, anche con 2 - 3 parenti di sesso femminile (madre, sorelle, zie ecc..). Dopo i vari convenevoli si passava all'esamina del suo stato fisico. Doveva denudarsi, davanti a loro che lo osservavano a fondo, e poi veniva da tutte abbondantemente palpato dovunque, soprattutto nelle parti intime. Per il povero ragazzo ciò era una grande umiliazione anche perché le donne tra loro parlando lo mettevano volutamente in ridicolo per valutare la sua reazione. Ma il rossore del viso per la vergogna si trasformava, dopo poco, in un idillio per lui che accusava sempre una grandissima erezione ed era a quel punto che la donna più anziana gli legava i testicoli ed il pisello con una sorta di guinzaglio, affinché la ragazza, sua futura sposa, lo potesse governare come meglio voleva. Ma non era finito qui anche perché lui doveva superare varie prove di capacità: massaggio plantare idoneo, modalità di leccare i piedi, modalità di leccare la vagina ed, infine, capacità di fare l'amore. In alcuni casi le donne pretendevano dal poverino di turno, anche la sua capacità di portare sul suo dorso la ragazza in giro per la casa. Alla fine le donne si sedevano a tavola e lui doveva servirle e, mentre loro allegramente mangiavano divertendosi, lui, sotto il tavolo, le faceva godere leccando loro, a turno, le vagine. Solo alla fine dell'incontro veniva costretto a stendersi a terra davanti a loro ed a masturbarsi. Superate le prove il ragazzo veniva acquisito in casa e diventava, ufficialmente, il fidanzato della ragazza (ma in effetti diventava anche oggetto di piacere per tutte le altre donne della famiglia che condividevano tutti i loro uomini). Wilma era una delle collaboratrici di Hillary ed una mattina, sorseggiando con lei un caffè, diceva "Sai cara, ieri abbiamo testato il fidanzato di mia figlia". "Wow, ti sei divertita allora!" rispose Hillary, "Certamente e tanto, pensa che il poverino aveva un bel pisellino e due bei testicoli da torello, ma la cosa che faceva sicuramente meglio era leccare i piedi... meraviglioso... Così umile e sottomesso... è stato bellissimo quando, leccando i miei piedi, ha alzato il capo e mi ha detto, con gli occhi luccicanti “Le piace signora? Le sono grato di avermi dato l’onore di poterla venerare” ... Mi sono quasi emozionata... Era così rosso dalla vergogna che sembrava un peperone... Lo abbiamo costretto a baciare il pavimento dove camminava mia figlia a piedi scalzi e poi a strusciare a terra verso di lei... Bellissimo": "Sono contenta per tua figlia, Wilma, e per te... In tal modo puoi divertirti un po la sera a casa con lui" rispose Hillary. "Già" riprese Wilma "da quando ho mandato via mio marito mi ero scocciata di chiamare sempre stalloni diversi per godere... Ora mia figlia si starà divertendo con lui a casa... Chissà cosa gli starà facendo... Ora la chiamo..." prese il telefono e la chiamò " Rosy!? , come va? Cosa sta facendo ora il tuo stallone? ah bene, bene, mi raccomando tienilo a bada e, se occorre, non mancare di dare qualche sculacciata... Ciao tesoro, a più tardi". E rivolgendosi ad Hillary "lo stava addestrando sulle pulizie da fare, e lui era molto eccitato allora lei lo aveva costretto a masturbarsi già 2 volte". La sera Wilma tornò a casa, bussò il campanello ed il ragazzo andò ad aprire. Rosy gli aveva fatto indossare la tenuta da cameriere consistente in un cravattino nero ed un pantaloncino corto con un'apertura sul davanti. Lui si inginocchiò ai piedi di Wilma e glieli baciò dicendo "Buonasera Lady" . Lei lo fece alzare e, inserendo la mano nella fessura del pantalone, afferrò i testicoli e reggendoli bene nella mano disse "Come va schiavetto, hai fatto divertire la tua padroncina oggi?" lui annuì con il capo un po sofferente per la stretta ai testicoli ed un po timoroso "Bene!" disse Wilma, "Preparati che stasera dovrai far divertire anche me... ed alla grande, altrimenti ti frusto le palle, ok?" lui fece un cenno della testa "Si mia Signora" fu la sua risposta. Wilma andò a farsi la doccia accompagnata dal servetto Alberth quando ebbe finito lo chiamò per farsi aiutare ad asciugare il corpo. "C...c...come è bella Signora" disse lui con voce balbettante mentre si inginocchiava davanti a lei seduta per asciugarle le gambe ed i piedi. Lei lo guardò, vide la sua tenerezza, ne fu entusiasta. Nessun uomo l'aveva mai guardata con tanto amore e tanta emozione. Si scoprì l'accappatoio mostrando i seni ed il sesso mentre lui rimaneva a bocca aperta. Lei con un piede gli fece rialzare la testa, si abbassò e... lo baciò sulla bocca. Lui quasi svenne dall'emozione. Dopo questo momento di tenerezza lei notò una bella erezione del membro del ragazzo. Lo toccò con il piede nudo "Stasera dovrai gridare dalla voglia prima di venire, ti voglio vedere supplicarmi. Ti frusterò se non lo farai, capito?". "Sssi Signora". Intanto Rosy era tornata. cercò la madre in camera e notò una parte della scena. "Bene, bene, vedo che il mio schiavetto già è intento a tradirmi, vero?". "no, no... padrona, non la stavo tradendo, lo sa che non lo farei mai, stavo solo aiutando la Signora ad asciugarsi" rispose lui timoroso. Rosy si avvicinò e da dietro afferrò i suoi testicoli stringendoli finché lui ne gridò dal dolore. Le due donne scoppiarono in una risata mentre lui si era piegato a terra per il dolore. "E che pensi che ne avresti la possibilità di tradirmi? Ormai nel vocabolario maschile questo termine non esiste più, esistono solo doveri verso le padrone." Disse Rosy mentre la mamma l'ammirava e gioiva della scena crudele. Rosy lasciò la presa e lui disse quasi soffocato "Grazie mia padrona" avvicinandosi per baciarle quei bellissimi piedini inseriti in infradito da favola. "Vai, ora, vai a preparare la cena che noi due tue padrone abbiamo fame, e fai presto..." disse Rosy. Lui lentamente si rialzò e si recò in cucina per preparare la cena. La mamma e la figlia rimasero qualche altro minuto a parlare ed a concertare la serata. Sicuramente loro due si sarebbero divertite anche perché più tardi le avrebbero raggiunte altre amiche della mamma con degli schiavi personali. Avrebbero giocato con tutti i maschi e sarebbe stata l'occasione per presentare Alberth alle altre donne affinché, se lo ritenevano opportuno, ne potessero usufruire... Dopo la cena mamma e figlia si sedettero sul divano per rilassarsi ed Alberth si distese davanti a loro come poggiapiedi. Loro subito ne approfittarono e, mentre la mamma giocava ad inserirgli il tallone in bocca, Rosy gli stuzzicava il sesso turgido con i suoi deliziosi piedini, passava la pianta dei piedi sul glande strofinandolo a dovere. Lui era in estasi, quasi stordito dalle emozioni, dalle situazioni e dalla bellezza delle due donne. Ma la serata era lunga e lui non sapeva cosa lo aspettative....Alle quattro del mattino Alberth, disteso sul suo lettino all'interno della sua stanzetta di 6 metri quadri , era ancora sveglio. Il dolore che gli era rimasto in ogni parte del corpo non lo faceva dormire, era stata una serata devastante per il suo fisico, tutte quelle donne avevano abusato di lui in ogni modo, ma, nel profondo del suo cuore, non poteva nascondere che, tolte alcune crudeltà, gli era piaciuto. Come una nebbia nel suo cervello iniziò a ricordare ogni attimo di quella serata. Era a terra intento a fare da poggiapiedi alle sue padrone, madre e figlia, quando suonarono alla porta. "Queste devono essere loro" disse Wilma che continuò "mio caro indossa il tuo costume e vai ad aprire". Alberth mise il pantaloncino con l'apertura sul davanti, il cravattino, sistemò alla meglio i capelli ed andò alla porta. Si trovò davanti tre splendide donne vestite elegantemente da sera con vestiti neri luccicanti lunghi, sandali con tacco altissimo e borsetta a tinta. Le donne erano molto belle e ben truccate, oltretutto le unghie delle dita delle mani e dei piedi erano state molto curate e laccate di un bellissimo colore rosso vivo. "Buonasera signore" con capo chino educatamente disse Alberth. due di loro reggevano un guinzaglio che fuoriusciva dai pantaloni, aperti avanti, di due uomini anche loro molto ben fatti e ben vestiti, due bei ragazzi, insomma. Le donne si introdussero , totalmente incuranti di Alberth, parlicchiando tra loro ed i due uomini furono tirati per i guinzagli e sui loro volti si intravide sofferenza in quanto i guinzagli sicuramente erano collegati a collari testicolari che, se strattonati, producono fitte di dolore intense. Wilma e Rosy accolsero le tre donne, Katrina, Beba e Tina, in modo molto allegro difatti fecero un gran baccano ad abbracciarsi e sbaciucchiarsi per i saluti. Beba disse: "Wilma chi è quel bel ragazzotto che ci ha aperti?" "E' il nuovo fidanzato di Rosy, cara, ora ve lo presento..., Albeth, vieni a salutare le nostre amiche". Lui si inginocchiò e baciò le punte delle dita che dei piedi delle tre donne dicendo "Le signore siano le benvenute". Le cinque donne risero rumorosamente scherzando tra loro. Tina disse "Alzati giovanotto, fammi capire come sei fatto" Alberth si alzò e subito Tina inserì la mano nella fessura dei pantaloni. Le unghie della donna fecero sobbalzare il pene di Alberth, lei afferrò i testicoli e li strinse non molto forte, ma ugualmente Alberth sentì un gran dolore, ma non fece alcun cenno di dissenso, anzi le sorrise. Allora Tina palpò il membro che nel frattempo si era indurito e che era fuoriuscito dall'apertura. Rosy si avvicino e gli mollò un fortissimo schiaffo "Come ti permetti, lurido verme, di mancare di rispetto all'amica di mia madre? Rimetti dentro il tuo stupido ed inutile uccellino altrimenti te lo faccio sgonfiare io a suon di frusta". Alberth diventò rosso di vergogna ed anche per lo schiaffo ricevuto, e, appena Tina ebbe ritirato la mano, lui rimise il membro a posto, con molta fatica, ed esclamò "Scusatemi signore, non volevo mancare di rispetto, poi si inginocchiò davanti a Rosy, le baciò un piede e disse "Mi scusi padrona, è giusto che lei mi abbia punito, non volevo mancare di rispetto". Le donne risero di gusto e Beba disse: "Brava Rosy, hai trovato un bello schiavetto umile e sottomesso, complimenti. Comunque così si fa, non dargli molto spago altrimenti se ne approfitta. Abbiamo faticato fatto tanto per metterli sotto i nostri piedi ed ora? Cosa vorrebbero? Ci devono rimanere e devono subire" e diede uno strattone al guinzaglio che aveva nella mano. Lo strattone fu così forte che l'uomo emanò un forte grido e si inginocchiò dal dolore, ma, capendo l'antifona, con voce rotta disse "Ha ragione mia signora, il mio posto è quì " e le baciò i piedi. Wilma aggiunse "Bene, ragazze, vedo che ci sono tutti i presupposti per divertirci, andiamo ad accomodarci in salotto mentre gli schiavi si preparano alla serata, Alberth preparati e fai preparare anche questi altri due e... fate presto che noi abbiamo voglia di divertirci". "C...come dobbiamo prepararci, signora?" disse Alberth. Rosy gli si avvicinò, gli afferrò un capezzolo tra le dita e lo strinse fortissimo dicendo "Dovete denudarvi subito tutti e tre e venire quì da noi strisciando con la schiena a terra". Alberth e gli altri due, Victor e Jack, si denudarono e, come aveva chiesto Rosy, si misero con la schiena poggiata all pavimento e strisciando, dandosi forza con le mani ed i piedi, si portarono nelle vicinanze delle donne. I loro membri erano molto tesi dall'eccitazione della situazione ed i testicoli di Victor e Jack erano stretti da un collarino grazioso ma doloroso. I tre poveri uomini subirono ogni sorta di tortura: dal calpestamento (i tacchi di Beba, Tina e Katrina erano molto appuntiti e lasciavano grandi segni sui loro corpi) alle frustate. Alberth fu sculacciato ripetutamente da Rosy in quanto, ancora poco esperto, sbagliava ad eseguire alcuni ordini. Poi i tre furono costretti ad una sorta di corsa di cavalli portando sul dorso le loro padrone. Il vincitore della corsa, Victor, ebbe l'onore di far godere tutte le signore, a turno, leccando i loro sessi (leccò le 5 donne per quasi 2 ore) mentre per il povero perdente, manco a dirlo: Alberth, fu incatenato in una sorta di gogna e prima frustato e poi inculato più volte dalle cinque donne con falli finti di varie dimensioni. Al secondo classificato fu affidato il compito di servire il drink in ginocchio e, mentre loro bevevano, lui leccò a turno i loro piedi. Per tale ragione Alberth era dolorante... ma, mentre nella sua mente tali ricordi continuavano a scorrere, sentì la porta della camera aprirsi, dei passi ed una mano che gli aveva afferrato il membro ancora dolorante, ma pur sempre rigido in quanto non aveva potuto dargli lo sfogo naturale. Era Wilma che, nel buio e sottovoce, gli diceva in un orecchio: "Mio povero, piccolo Alberth, hai la bua? La tua signora ora ti curerà" lo fece girare a pancia in giù e gli spalmò del balsamo curativo sulle ferite delle frustate e delle sculacciate, era delicata e lui ne ebbe un gran sollievo. Un gran sollievo ed un sussulto quando lei spalmò la crema nel buchino del culetto dolorante. Poi lei lo fece girare a pancia in su e passò lo stesso balsamo sui segni lasciati dalle scarpe con il tacco. Finito di curarlo lui stava per dire qualcosa per ringraziarla, ma lei gli tappò la bocca, con le mani gli alzò le braccia, che tenne ben salda in alto, gli salì addosso, inserì il suo membro nella vagina ed iniziò a cavalcarlo prima lentamente e poi sempre in modo più prepotente. Vennero insieme in un orgasmo favoloso per entrambi. Lei rimase per alcuni minuti su di lui ricoprendolo totalmente con il suo corpo. Lui sentiva il proprio cuore alle stelle ed il sospiro di Wilma che, pesantemente, rantolava nell'orecchio. Wilma lo baciò sulla bocca inserendo anche la sua lingua e lui, dopo quel bacio appassionato, esclamò con gioia "Signora... l...la amo...". Lei sorrise, rimanendo ancora su di lui, si alzò lentamente, lo guardò negli occhi e gli disse "tu sarai il marito di mia figlia, devi amare lei almeno quanto ami me, solo così sarai veramente felice... Pensa che di serate del genere ce ne saranno tantissime ed io, dopo aver inveito su di te, sarò sempre quì a curarti le ferite, ma voglio da te una devozione totale, tu sarai un bellissimo strumento nelle mie mani per far felice me e mia figlia, ok?" . "Certamente mia signora, sarò sempre pronto ad adorarla in qualunque momento della giornata, a lei ed alla padrona Rosy, sarò sempre ai vostri piedi...". Intanto Wilma si era alzata ed era in piedi vicino al letto, Rosy era entrata nella stanza, aveva acceso la luce, ed abbracciando la madre disse: "Lo schiavo è totalmente domato" entrambe guardarono il membro di Alberth che era tornato rigido, allora Rosy salì sul letto e prese la posizione che prima aveva la madre. "Dai, Alberth, ripeti con Rosy la prestazione che hai avuto con me..." disse Wilma. Rosy e Alberth vennero insieme e quando il tutto fu finito Wilma disse: "Questo è ciò che ti toccherà fare ogni sera...". Spensero la luce ed andarono via.

    (Continua)
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    00 24/07/2012 13:07
    Di famiglie come quella di Rosy e Wilma in America ormai, dopo 5 anni di governo di Hillary, ce n'erano tantissime. Tantissimi erano gli uomini che, quasi inspiegabilmente, avevano accettato la condizione di sottomissione senza alcuna replica; la società americana si stava dirigendo verso il matriarcato come un treno in corsa a 200 Km/h. I pochi uomini titubanti, che non partecipavano assolutamente al sistema e che cercavano di contrastarlo ma con scarsi risultati, non riuscivano a spiegarsi come si fosse arrivati fin lì in assenza di reazioni maschili naturali e normali. Margy era una ragazza di circa 20 anni che si apprestava a trovare un fidanzato. Figlia di Delma, una donna ministra di Hillary molto potente, lei guardava la mamma come il suo idolo. Il padre aveva lasciato l'America rifugiandosi in Europa, qualche giorno dopo l'incarico da ministra della moglie, in quanto non accettava la situazione che si presentava nel proprio paese e da molti anni non si era più fatto vivo. Lei era cresciuta, orientata dalla mamma, con la coscienza che gli uomini devono essere sottomessi alle donne le quali hanno una grande libertà sociale e sessuale. Più volte aveva partecipato a feste di sottomissione di giovani maschi e si era divertita molto nel collaborare all'umiliazione. Non aveva mai avuto, per sua scelta, né un uomo per se né un rapporto sessuale completo, ma si era servita, nel passato, di un suo compagno di infanzia, suo vicino di casa, per farsi leccare il sesso assaporando, così, il potere della dominazione soprattutto quando inseriva i tacchi delle sue scarpe nel sedere nel poverino durante la leccata. Quando aveva 15 anni lo aveva tenuto nudo e legato in cantina per ore prima di utilizzarlo ed, alla fine della leccata, lui era stato costretto a masturbarsi davanti a lei mentre lo filmava col telefonino, ma poi nulla più. Però tanto più lei aveva contatti con maschi sottomessi tanto cresceva il suo desiderio di sottometterli e poter godere sessualmente di ciò. Ma il fatto che il padre non fosse lì e non fosse lo schiavo della mamma era una cosa che le lasciava forti dubbi, finché un giorno, durante il pranzo, aprì una discussione sul tema con Delma: "Mamma dimmi ma la società nel passato si basava sugli stessi canoni? Cioè i maschi ci sono stati sempre sottomessi come ora?" e Delma "Purtroppo no, mia cara. Un tempo erano gli uomini ad avere il potere e sia per le donne che per tutto il mondo sono stati anni molto bui e catastrofici. Già dagli anni '60 iniziò una reazione con una vera e propria rivolta femminile, poi, pian piano, servendoci anche di alcuni poteri femminili di sottofondo che si sono formati e sono cresciuti nell'assoluta indipendenza e senza che i maschi ne sapessero nulla, siamo divenute così forti che la vittoria di Hillary, anni fa, era ormai una formalità. Pensa che dagli anni '90 molti uomini si sono convertiti da soli chiedendo, addirittura, alle donne di volerli sottomettere..". Margy incalzò "Come? loro stesso lo hanno chiesto, che stupidi...". "Già, loro stessi. Sono nati spontaneamente comitati di uomini che inneggiavano alla dominazione femminile e piccole comunità internazionali che si basavano sul Femdom. Io, allora, ero giovane ed anche tuo padre mi chiedeva di poter essere dominato da me, era lui a chiedermi di potermi baciare i piedi e di essere sottomesso. Capimmo, allora, che agli uomini faceva piacere essere dominati, anzi, ne ricavavano grandi soddisfazioni sessuali per cui il passo successivo è stato ancora più semplice." E Margy "Com'è che mio padre non è qui a fare il tuo schiavo?". Allora Delma capì che doveva parlare chiaro con la figlia una volta per tutte, senza timore: "Qualche anno prima che Hillary fosse eletta a furor di popolo, tutta la popolazione Americana dovette sottoporsi ad una serie di vaccinazioni contro nuove malattie, in sostanza alle donne furono somministrate delle dosi di acqua distillata mentre agli uomini una serie di cellule comandabili dall'esterno. In uno dei più grandi lavoratori Chimico-Biologico Americano, che era da oltre 30 anni nelle mani delle donne, all'insaputa di tutti, si erano sperimentate queste cellule che, volendo, possono essere telecomandate. Se i maschi dovessero organizzarsi per una reazione forte contro di noi, Hillary, premendo un pulsante, li farà addormentare tutti istantaneamente e potrà tenerli addormentati anche per mesi". "E mio padre?" Chiese Margy. "Tuo padre in quel periodo di vaccinazione era in Cina per lavoro e non ha subito il trattamento, per cui è libero. Le cellule iniettate hanno anche addolcito i caratteri degli uomini rendendoli... più disposti alla sottomissione... Capisci? Loro desiderano essere sottomessi e quanto più una donna è crudele tanto più l'adorano. Ormai sono dei semplici strumenti nelle nostre mani. Vedrai, figlia mia, tra qualche anno le donne governeranno il mondo e, come ha detto Hillary, ci saranno solo 2 classi sociali: le donne dominanti e gli uomini sottomessi.". Tutto questo discorso aveva eccitato Margy che sentiva un leggero desiderio di un membro maschile ben retto per poterlo manipolare e stritolare ben bene. Nel pomeriggio Margy chiamò al telefono Jonny, il ragazzo suo vicino "Ciao Jonny, vorrei tanto che tu oggi venissi a bere una Coca da me, che ne dici?... Ok ci vediamo tra un pò". Jonny, in cuor suo, serbava un grande amore per Margy, ne era innamorato da quando avevano 5 anni, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo. All'invito rispose subito di si, il suo cuore sembrava scoppiargli nel petto, ma assolutamente non immaginava ciò che gli sarebbe successo.
    Verso le cinque di pomeriggio Jonny, pettinato, profumato e ben vestito, bussa alla porta di Margy. "Ciaooo Jonny..." gridò Margy all'apertura della porta abbracciandolo forte. Nell'abbraccio lei schioccò anche un forte bacio sulla bocca del ragazzo che, non aspettandosi tale comportamento, era rimasto di stucco sull'uscio della porta arrossendo come un peperone. Margy lo prese per mano e lo condusse in casa "Vieni, sediamoci in camera mia, facciamo quattro chiacchiere, è tanto che non ci vediamo". Lui un pò rozzamente seguì la ragazza, che continuava a parlare, verso la sua stanza. Camminava dietro di lei e, nel salire le scale, notò che i suoi piedi erano bellissimi e ben tenuti ed inseriti in graziosi zoccoletti di legno con tacco medio che davano un bello stacco alle bellissime gambe che fuoriuscivano dalla minigonna, intravide anche il colore degli slip e si ricordò dell'evento di qualche anno prima, quello della leccata, che, nel frattempo, aveva completamente scordato. Fu allora che sentì il suo membro sobbalzare nei jeans. Sperava che un giorno lei gli permettesse ancora di poterla baciare e leccare, ma era solo una speranza. Arrivati in camera i due ragazzi si sedettero, di fronte, ai lati di una scrivania. Le bibite erano già pronte ed iniziarono a parlare del più e del meno ed a sorseggiare la Coca. A tal punto Margy gli chiese "Senti Jonny, sei fidanzato?". "N..no" rispose lui arrossendo. "Benissimo!" riprese Margy, "sono contenta così possiamo fare qualcosa insieme". "Q..Qualcosa in che senso?" balbetto lui? A questo punto lei, guardandolo fisso negli occhi, sfilò un piede dallo zoccolo e lo posò sulla sua patta massaggiandogli il pene che era già semiduro. "Mmmm... vedo che hai capito subito tesoro" disse Margy strusciando la pianta del piede. "S...scusami Margy... sai... non so che dire...". "Non devi dire assolutamente nulla Jonny" disse lei decisa, devi solo spogliarti nudo e subito. "Spogliarmi? No, non voglio, se c'è tua madre.... Io mi vergogno" rispose. "Mia madre è fuori e torna dopodomani. Sono sola per 2 giorni. Anzi chiama casa tua ed avvisa che starai fuori per qualche giorno. Ti voglio ben disponibile tutto per me". Dopo qualche minuto Jonny era nudo in piedi davanti a lei che, con le gambe accavallate, mentre un piede faceva oscillare lo zoccoletto, lo guardava con fierezza. "Bene bene, caro Jonny... fammi sentire: sei disponibile ad accontentare ogni mio capriccio? Se dici no ti rivesti e te ne vai". "S..s..si Margy" rispose lui timoroso. Lei allungò una mano, gli afferrò i testicoli e, con una leggera e decisa stretta, disse "Allora fammi sentire quanto lo vuoi". Alla stretta lui rispose con una forte erezione "Siii, ti prego, lo voglio maltrattami, umiliami, sarò il tuo schiavo". Lei pensò che la mamma aveva ragione, agli uomini piace essere maltrattati ed umiliati, Jonny glielo stava chiedendo. Lasciò la presa e vide che lui si era inginocchiato a baciarle i piedi ed a succiarle le dita, azione di adorazione che a lei piaceva molto e la eccitava tanto. Margy gli legò le mani dietro la schiena e gli mise il collare di un cane che non aveva più "Ecco, così va proprio bene.. Ora posso farti ciò che voglio" disse lei scimmiottandolo. Lo afferrò per il pene e lo tirò per tutta la casa, poi si sedette in salotto, si tolse gli slip, accese la tv che, manco a dirlo trasmetteva un servizio sul femdom, lo fece inginocchiare davanti a lei e spinse la sua testa tra le gambe "Dai schiavo lecca bene la tua padrona". Fu per lei una vera goduria; Jonny lecco e succhiò per più di mezz'ora interrottamente e lei lo teneva fermo con le gambe intorno alla sua schiena. Jonny non ce la faceva più e cercava di masturbarsi strusciando il pene al piede della poltrona, lei allora lo fece indietreggiare lievemente in modo che il membro non toccasse più la poltrona. Stanca di godere così volle giocare con lui in tanti altri modi cospargendolo di creme irritanti e costringendolo, sempre legato, ad una doccia gelata. Ma le torture più dolorose furono quelle che inflisse ai suoi genitali straziati e manipolati in vario modo con mani, piedi ed attrezzi vari. Infine lo inculò con un gingillo di vetro pesante che la madre usava come fermacarte. A quel punto Jonny svenne dal dolore. Si risvegliò legato ai quattro angoli del letto dove, sempre alla mercé di quella ragazza crudele, vi rimase per il resto della giornata e della notte. Il mattino dopo tutto ricominciò come il giorno prima finché, alla sera dopo che lei lo masturbò con i piedi, fu slegato e sbattuto fuori di casa con i vestiti in mano. "Ti richiamerò quando ne avrò voglia, nel frattempo pensami e pensa anche a quello che ti potrò fare la prossima volta". Jonny tornò a casa stravolto ma con la gioia nel cuore.

    (Continua)
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    00 24/07/2012 18:06
    Donald Carson era un uomo molto distinto, per molti anni sempre in auge nella scena politica, nel passato aveva ricoperto vari incarichi nei quali si era impegnato sempre al massimo ottenendone molti riconoscimenti pubblici. Era molto stimato da tutti e, quando c’era un problema politico importante da risolvere, in tanti lo indicavano come la panacea dei mali. Hillary lo conosceva bene, era stato lui a spingerla ad iniziare la carriera politica e l’aveva seguita nei suoi primi passi, poi lei era stata accecata dal potere e lui si era messo da parte, come era abituato, senza storie e senza rancori. In ogni caso portava bene i suoi 55 anni: fisico atletico, capelli brizzolati, simpatico ed estroverso ma molto educato. Il suo profumo rimaneva per giorni negli uffici che frequentava e moltissime donne avevano perso la testa per lui. Un gruppo di ex politici ed ex manager pubblici decise di interpellarlo per la soluzione al problema che il sesso maschile stava subendo negli USA. Non era possibile che le donne potessero, in pochi anni, acquisire tanto potere da cambiare addirittura la Costituzione fino al punto da far ritenere gli uomini una “razza inferiore”. Anche se la maggior parte degli uomini aveva accettato il ruolo imposto, e ciò anche grazie al sesso , per incapacità alla reazione ma soprattutto per la tempestività della sequenza degli eventi. Hillary poteva senz’altro vantarsi della tempestività nelle scelte: non aveva dato il tempo agli uomini di pensare ad una minima reazione, era riuscita, insieme al suo gruppo che da anni studiava l’attacco, a far terra bruciata intorno ad ogni uomo … e poi c’era il siero iniettato … quello le dava la sicurezza massima che, se un giorno si fossero coalizzati per accennare ad una reazione, lei la poteva placare con immediatezza premendo semplicemente un pulsante che li avrebbe addormentati tutti. Bhe … quasi tutti. Infatti Carson non aveva ricevuto alcuna vaccinazione, la sua religione era contraria alle vaccinazioni per cui, con uno stratagemma, l’aveva sviata. Hillary non sapeva che alcune migliaia di uomini in tutti gli USA, erano riusciti a non farsi iniettare il siero. Alcuni, come Carson, per ragioni religiose, altri, ad esempio molti scienziati, non avevano voluto accettare perché non ritenevano possibile il diffondersi di una malattia sconosciuta. In effetti nel siero iniettato agli uomini, c’erano delle particelle di materiale radioattivo che si intrufolavano in alcune zone del cervello e riuscivano, se stimolate con speciali onde elettromagnetiche, ad interferire nel funzionamento di alcuni neuroni per cui in pochi secondi gli uomini cadevano in un sonno quasi assoluto, il sonno poteva essere interrotto sospendendo semplicemente le onde stimolatrici ed al risveglio nessuno ricordava nulla di ciò che era successo. Ma Carson, per Hillary, rappresentava sempre una mina vagante. Anche se lei non sapeva della mancata iniezione del siero, lo temeva e, sotto sotto, le sarebbe piaciuto poterlo dominare: pensava di vederlo inginocchiato davanti a lei, nudo e con il membro eretto che la supplicava di qualcosa: magari le chiedeva di poterle solamente baciare i piedi. Lo avrebbe preso a calci nelle palle e frustato a sangue volentieri, infatti lui la aveva abbandonata al centro della sua campagna elettorale e lei questo non glielo aveva mai perdonato. Dopo poco tempo tutte le pattuglie di polizia femminile vennero avvisate di cercare e trovare Carson. Lui, nel contempo, aveva ancora qualcuna che lo proteggeva e che lo aveva avvisato di ciò che stava accadendo, per cui il caro Donald aveva ben pensato di nascondersi bene e … magari organizzare, con gli altri uomini , una contromossa. In un sottoscala di una villa tra USA e Messico erano riuniti un gruppo di uomini (quasi cento) che discutevano della situazione politico-sociale americana. Verso tardi arrivò Donald Carson che fu accolto con grandi feste da tutti. Prese la parola un anziano politico per fare il punto della situazione “…. Ebbene, è ora di reagire e di creare un movimento rivoluzionario che riporti la situazione al punto di qualche anno fa, prima che Hillary prendesse il potere … Per tale ragione voglio dare la parola al dr Carson che spiegherà meglio il piano d’azione da intraprendere … Prego Carson, la ascoltiamo” . Daniel Carson indossò i suoi occhiali ed iniziò a leggere un memoriale su cui si era appuntato le notizie più importanti: “ Carissimi, abbi fa, quando Bill commise quella leggerezza con quella stagista, io ero uno dei suoi consiglieri e quando il fatto divenne pubblico la stampa, la televisione e gli opinionisti stavano per farci a fettine, io, allora, ebbi un’idea: se Hillary pubblicamente avesse perdonato il marito allora la popolazione si sarebbe tranquillizzata e grazie a ciò Bill avrebbe continuato a governare, altrimenti sarebbe stato necessario arrivare alle dimissioni volontarie, ma sarebbe stata la fine, una figuraccia internazionale … Immaginate le TV di tuto il mondo che ridevano alle spalle del nostro presidente, tutti i giornali avrebbero riportato le notizia: il sexy gate di Bill lo costringe alle dimissioni. Forse sarebbe scoppiata un’altra guerra mondiale … Io parlai con Hillary ci vollero giorni per convincerla anzitutto a non lasciare il marito e poi a fare quel gesto eroico del perdono pubblico. Ma Hillary dettò alcune condizioni: anzitutto avrebbe iniziato una carriera politica e poi … in pochi anni sarebbe diventata il nuovo presidente, ma il marito, povero Bill, dovette accettare la totale sottomissione alla moglie, firmò un atto, davanti ad un notaio, dove riconosceva alla moglie la totale supremazia su di lui donandole tutte le sue ricchezze oltre che.. la sua vita!”. Si alzò un chiassoso mormorio tra i presenti che fu subito stroncato dal continuo del racconto di Carson. “Col passar del tempo tutti appoggiammo la carriera politica di Hillary che, diventando sempre più potente, iniziava a mostrare la sua grinta di donna dominatrice. Io ebbi paura di tale comportamento e, durante l’ultima campagna presidenziale, l’abbandonai e lei ora mi cerca per vendicarsi. La sua vendetta nei confronti dei maschi e palesemente sotto gli occhi di tutti: uomini ridotti a schiavi ed a servitori di sesso. Le donne hanno raggiunto una forma di potere rivoluzionando totalmente i ruoli sociali tanto che ora la nostra costituzione è stata variata a loro favore. La situazione è grave, ma non è finita: la rabbia di Hillary non è ancora placata, penso che voglia andare oltre riproducendo il modello proposto in America in altre parti del mondo … sarebbe la fine per noi poveri maschietti. Ricordate la famosa vaccinazione di 5 anni fa? Quanti di voi sono stati vaccinati? Alzate la mano”. Increduli alzarono la mano circa il 60% delle persone presenti. “Ecco, tutti i vaccinati sono controllati da cellule radioattive controllate elettromagneticamente da Hillary, se accenniamo ad una reazione tutti i vaccinati saranno immediatamente addormentati, capite?”. Urla di protesta si alzarono tra i convenuti e non poco tempo ci volle per placare gli animi. “Ascoltate, amici e fratelli, dobbiamo agire con molta astuzia, abbiamo di fronte un nemico molto ma molto forte, ma tenteremo lo stesso di affrontarlo … Coraggio, il tempo, la calma e l’unione tra noi ci daranno ragione. Io ho già un piano d’azione, datemi qualche altro giorno di tempo e ve lo illustrerò”. Intanto nello studio di Hillary si era riunito il consiglio delle Ministre per discutere su un tema scottante: il controllo delle nascite. La Ministra alla Sanità proponeva di selezionare alcuni uomini che sarebbero serviti da fecondatori e che i nascituri sarebbero stati subito selezionati: i maschi inviati in istituti dove avrebbero imparato il servilismo alle femmine, le femmine, una volta cresciute con i padri (in quanto le madri erano impegnate nella vita sociale), alle scuole normali di dominazione. Sarebbero nate nuove generazione dove il matriarcato veniva imposto dalla nascita. Mentre discutevano sul tema furono portati in sala un gruppo di uomini nudi per la delizia delle Signore, Hillary ne chiamò uno davanti a lei, lo fece inginocchiare a gambe larghe e, dopo che lui l’aveva onorata baciandole i piedi e leccandoglieli, lo prese a calci nelle palle più volte. Quando fu soddisfatta volle che lui la facesse godere con la lingua.

    Passarono alcuni mesi, nel frattempo il governo femminile aveva messo in atto altre azioni in funzione delle sole donne americane che, ormai, si erano abituate ad una vita da regine. Una donna americana media tornava a casa dal lavoro e trovava il proprio marito-schiavo che le dava tutte le attenzioni di cui aveva bisogno: normalmente si sedeva in poltrona a leggere il giornale mentre lui preparava la tavola per lei e per eventuali altre donne conviventi (figlie, sorelle, madri zie ecc …) e poi, dopo cena, doveva essere disponibile ad offrirsi totalmente nel modo che faceva piacere a lei (o a loro). Alcune donne, per passare le serate invernali, avevano inventato giochi, normalmente umiliazioni e sottomissioni, a cui si dovevano sottoporre i loro partner per farle divertire. Chiaramente molti uomini non riuscivano a dare prestazioni all’altezza delle richieste, per cui venivano imbottiti di medicine (droghe eccitanti speciali) e quando proprio non ce la facevano più venivano integrati con giovani (che normalmente cambiavano sempre) chiamati per l’occasione. Per le donne era un continuo spasso, si erano talmente immedesimate nel ruolo di mogli dominatrici che mai e poi mai avrebbero pensato potesse essere così bello e sessualmente stimolante. Agli uomini era destinata la sola sofferenza delle continue umiliazioni e giorno dopo giorno, si convincevano sempre di più che quella era la propria vita, una vita che non si erano scelti, anzi, che era stata imposta da quel governo matriarcale che li considerava una razza inferiore, nati solo per servire in tutto e per tutto le donne. Intanto Carson continuava lo studio di un piano d’azione per dare una spallata al governo e rimettere le cose in sesto. Mentre era intento nello scrivere la sua mente divagò su un evento accaduto moltissimi anni prima. Ricordava sempre che una volta, quando Bill era presidente, erano andati tutti alla residenza presidenziale di campagna ed un giorno lui ed Hillary avevano fatto una passeggiata a cavallo durante la quale lei, in tono scherzoso, gli aveva confidato che le sarebbe piaciuto molto cavalcare un uomo anziché un cavallo e lui, sempre in tono scherzoso e rispettoso, si era offerto come cavia. Lei aveva preso la palla al balzo e, dirigendosi verso il bosco, gli disse che doveva assolutamente provare. Carson (con il cuore a 1000) si offrì alla breve cavalcata sentendo sul suo dorso il dolce peso ed il calore delle cosce di Hillary che dimostrava di godere molto della situazione. Tra le risate e le occhiate maliziose, lui ebbe una forte erezione che tentò in tutti i modi di nascondere, ma che lei notò molto bene, anzi lo stuzzicò in ogni modo (ben sapendo che lui, per ovvie ragioni lavorative, non poteva andare oltre un certo limite). Alla fine lui, su richiesta di lei, la ringraziò per la situazione baciandole il collo del piede destro fasciato da un bellissimo, ma sporchissimo, stivale da cavallerizza. Quello che era successo era sempre rimasto un loro segreto. In verità lui, nel suo intimo, era già innamorato di Hillary da moltissimi anni e dopo questo episodio impazzì ancora di più per lei, ma per ovvie ragioni di serietà e di correttezza verso il marito, ma anche di opportunità, non le si era mai dichiarato. Il fatto che lei fosse una dominatrice, e lo aveva dimostrato in tutti i modi possibili, la rendeva ancora più fascinosa ed intrigante, per cui lui si sarebbe senz’altro sottomesso a lei se non fosse stato per la paura che, una volta inginocchiato davanti a lei, non avrebbe avuto più la possibilità di rialzarsi. Questa era la ragione per cui Donald Carson temeva Hillary. Sapeva che lei era una donna arrivista e che sarebbe passata sopra tutto e tutti pur di mettere in atto il suo piano di vendetta verso il marito e verso gli uomini in genere. Per tale ragione le si era allontanato, in tempi non sospetti, quando era convinto che lei sicuramente avrebbe vinto le elezioni. Hillary, invece, ricordava bene l’esperienza con Donald nel bosco. Ogni volta che ci pensava i suoi succhi vaginali aumentavano enormemente. Lei aveva molto goduto della cosa al punto che l’avrebbe senz’altro ripetuta, anche più volte, ma in altre condizioni: Donald doveva essere nudo totalmente e lei doveva indossare un corpetto, che le lasciava scoperte le cosce e le braccia, stivali con speroni ed un frustino. Si sarebbe molto divertita ad infilzare i glutei di Donald con gli speroni, e poi avrebbe giocato con il frustino su quell’enorme erezione, che lei aveva ben notato sotto i pantaloni e, anche se per un attimo, aveva tastato. Ciò le avrebbe dato la soddisfazione che anche lui godeva del suo stato di sottomissione. Diceva sempre alle sue collaboratrici “L’uomo deve essere sempre nudo quando si trova al cospetto di una donna in quanto noi donne dobbiamo valutare la sua capacità di gradimento di ogni azione di sottomissione nei nostri confronti, dalla relativa erezione del pene. E’ certo che, per esempio, se un uomo ha costantemente un’erezione durante il tempo in cui ci lecca i piedi, vuol dire che lo sta facendo con piacere e quindi da parte sua, oltre l’obbligo, c’è anche la convinzione di farlo perché è giusto e gustoso …”. La forte erezione di Donald l’aveva convinta che lui l’amava e che l’averla portata in groppa lo rendeva felice, quindi nella sua natura di uomo c’era la prerogativa di sottomettersi volontariamente alla donna. Donald Carson sarebbe stato suo schiavo, ormai l’aveva deciso e non avrebbe mollato la ricerca.

    (Continua)
    [Modificato da amosolodonne 24/07/2012 18:09]
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    00 24/07/2012 18:17
    Fine del racconto
    Donald Carson aveva trovato il modo per combattere il governo di Hillary: nella Costituzione Americana c’era un obbligo sui diritti di uguaglianza tra razze, sessi ecc.. per cui era stato fatto un abuso dalle governatrici quando avevano emanato la modifica alla costituzione. Le nuove leggi razziali contro gli uomini erano incostituzionali, bastava rivolgersi all’ONU e tutto sarebbe stato riportato alle origini. Bisognava organizzare il tutto al più presto, riunì tutti gli uomini di buona volontà e spiegò loro il suo piano, la parte più difficile era quella di far attivare l’ONU che si riuniva solo su richiesta di uno stato. Immediatamente tutti si attivarono per affrontare il problema e, dopo qualche mese, la notizia arrivò all’ONU che impartì un vero e proprio processo, ma, ahimè, la cosa non nasceva bene: si scoprì che nel frattempo erano stati sostituiti tutti i membri dei paesi rappresentati nell’ONU ed ogni paese aveva mandato, manco a dirlo su cortese richiesta di Hillary, una donna. Il gruppo di uomini, capitanato da Carson, si trovò di fronte ad un muro invalicabile, sarebbe stato molto difficile vincere la battaglia, ma lui volle provare lo stesso. Furono ascoltate varie testimonianze di uomini maltrattati e schiavizzati che chiedevano la propria libertà e di donne padrone che, invece, affermavano l’inverso. La tesi riportata dalle donne era molto semplice (Hillary e le sue collaboratrici l’avevano studiata bene) per molti secoli la donna aveva subito maltrattamenti dall’uomo, ora era venuto il tempo di invertire i ruoli affinché l’uomo stesso si rendesse conto del male fatto alle donne. Una sorta di moto perpetuo alternativo naturale: una volta il potere agli uomini, una volta alle donne e così via. Una tesi che non faceva una piega. Nel frattempo Carson continuava a stare nascosto e ad impartire da lontano le istruzioni necessarie. Quando il processo stava per concludersi, dopo qualche mese, si riunì la corte in camera di consiglio per emettere il verdetto e Carson, rendendosi conto che sarebbe stato inevitabilmente sconfitto, e ciò avrebbe notevolmente peggiorato la situazione maschile in america (ora si rischiava di avere l’avallo anche dell’ONU !), pensò di giocare l’ultima carta possibile: chiese di essere ascoltato dalla corte. Era sempre una persona affascinante, con notevoli capacità oratorie, per cui sarebbe riuscito, facilmente, a convincere buona parte delle donne presenti in giuria. Il 28 Settembre di quell’anno la corte si riunì per ascoltarlo. La sala era piena gremita di donne, erano di sesso femminile anche tutti gli avvocati, i giudici e quanti lavoravano nel tribunale. Collegamento in diretta con tutte le tv del paese, moltissimi uomini seguivano il processo da casa, di nascosto, mentre le rispettive mogli padrone si erano organizzate in gruppi in locali per assistere, insieme, alla loro vittoria e, successivamente, festeggiare l’evento. La giudice della Corte annunciò “Venga avanti il sig. Carson” un silenzio di tomba cadde in tutta l’America e, soprattutto, nella sala del tribunale. Nessuno entrò nell’aula. “Donald Carson è presente in aula?” gridò di nuovo la giudice , ma al secondo invito nessuno fu introdotto. “Bene, visto che nessuno ha altro da dire, questo tribunale può emettere il proprio verdetto. … (omissis) … e quindi, infine, dichiara che le modifiche alla Costituzione attuate dal Governo Americano sono conformi al rispetto delle persone. Così deciso. La seduta è tolta”. Nell’aula del tribunale scoppiarono grida di esultanza da parte di tutte le presenti, in tutte le città americane fu un susseguirsi di fuochi d’artificio e di festeggiamenti per le strade e nei locali. Milioni di bottiglie di champagne vennero stappate tra l’esultanza delle presenti. Tutti gli uomini furono costretti a fuggire: si rifugiarono presso le loro abitazioni o nei sotterranei, qualcuno andò in montagna in posti irraggiungibili, altri tentarono di espatriare (con insuccesso). Iniziò una vera e propria caccia all’uomo e quei poveretti che furono catturati ricevettero un trattamento molto duro. Nei giorni successivi ai festeggiamenti si contarono numerosissime vittime maschili. Uomini evirati, calpestati e torturati in ogni modo possibile da schiere di donne totalmente impazzite, dopo avere saputo della vittoria. Iniziava una nuova era! L’era del Matriarcato Assoluto che poneva le donne su un piedistallo alto centinaia di metri e gli uomini ad un livello leggermente più alto degli animali. Ma Carson? Che fine aveva fatto? Possibile che un uomo come lui aveva potuto mancare ad un appuntamento così importante mandando all’aria un lavoro strategico di mesi? La sua assenza immotivata aveva causato vere e proprie crisi di identità a tutti coloro che avevano creduto in lui. Ormai tutto era perso. In effetti Donald Carson, scortato da numerosissimi uomini armati, quel giorno, stava recandosi in tribunale per la deposizione, quando tutto il gruppo fu letteralmente assaltato da migliaia di donne poliziotte che li arrestarono seduta stante senza possibilità di alcuna reazione. Le donne poliziotte, per l’occasione, usarono uno speciale gas narcotizzante e, quando loro si svegliarono, si ritrovarono in carcere, totalmente nudi ed incatenati, tutti… meno lui che, invece, era stato portato direttamente alla Casa Bianca dove era atteso con ansia dalla Presidente Hillary. Narcotizzato e legato come un salame fu portato a braccia nella stanza di Hillary. Fu parzialmente svestito, gli lasciarono addosso solo lo slip, e, legate le mani dietro la schiena, fu lasciato a terra. Pian piano passò l’effetto del narcotico e lui si risvegliò. Vedeva ancora tutto ombrato intorno, tentò di rialzarsi, ma ricadde. “Ciao Donald” fu il saluto di Hillary che, seduta dietro la sua scrivania lo attendeva. Vestita con un tailleur rosa, scarpe rosa con un leggero tacco, aperte avanti che lasciavano scoperto solo l’alluce e parte del secondo dito, ben preparata e truccata, rimase immobile, seduta alla scrivania, facendo roteare solamente in maniera leggera la sedia, con le braccia piegate al petto, in attesa che lui si risvegliasse. Nel frattempo che lui dormiva lei aveva già goduto con vari orgasmi solamente sfiorandosi con un dito da sopra lo slip, mentre osservava il poverino inerme sul tappeto del pavimento. Lui, sentita la sua voce, capì subito dove si trovava e cosa era successo. Quella stanza la conosceva bene fin dai tempi di Bill presidente. Gli occhi iniziarono a rischiararsi pian piano e, dalla posizione in cui stava, osservava i suoi bei piedi, che tanto aveva sognato di baciare e leccare, e le sue belle gambe che, nella piccola cavalcata, avevano avvolto il suo tronco come una morsa. Donald sentiva il pene già in movimento, ma doveva tener duro, non doveva eccitarsi altrimenti non sarebbe riuscito a controllarsi ed irrimediabilmente avrebbe perso qualsiasi battaglia contro di lei. “Lo so che quella posizione ti è consona, ma alzati perché voglio guardarti in faccia mentre parliamo” disse lei punzecchiandolo. Lui fece molta fatica, ma riuscì pian piano a rialzarsi. “Ora siediti qui di fronte a me” disse lei con tono severo. Quando lui fu seduto lei iniziò “La tua assenza in tribunale ha definito la totale sconfitta del genere maschile in America, ormai tutti gli uomini hanno perso qualunque speranza di potersi liberare dal potere delle donne. Comandiamo noi … ora! Capito Donald Carson? Ti prometto, comunque, che ho già in programma altre leggi a favore delle donne che obbligheranno te ed i tuoi amici a strisciare solo allo schioccare delle dita di una donna”. “Mia cara Hillary… “ iniziò lui, ma fu subito smorzato da lei “ preferirei che mi chiamassi Signora Presidente e che mi dessi del lei, capito stronzetto? Manteniamo le giuste distanze” . “Certo. Signora Presidente Lei non può cambiare la Costituzione…” ribadì lui “E questo chi lo ha deciso? Ora comando io e, se solo volessi, ti farei ammazzare qui, subito solo perché sei un impertinente. Dai, muoviti, chiedimi perdono altrimenti ti farò dare in pasto ai miei piragna e guarderò dall’esterno della vasca la tua fine, capito?”. “Si Signora Presedente, Le chiedo umilmente scusa per quello che ho detto” rispose lui. “Non basta .. non bastano le scuse .. tu mi devi molto di più delle scuse … Mi hai abbandonata nel momento migliore della mia campagna elettorale, senza alcuna ragione e senza darmi il benché minimo avviso, se non avessi avuto una solida base su cui contare ora non sarei qui, sei un verme! Tutti uguali, voi uomini. Non si può mai contare su di voi. Eppure sei stato tu a consigliarmi ed indirizzarmi verso la politica. I miei primi passi li ho fatti grazie proprio a te. Tu hai salvato Bill da un sicuro scandalo consigliandomi di perdonarlo pubblicamente. Perché, dimmi, perché sei andato via?”. E lui, abbassando gli occhi e con un tono basso rispose “ero innamorato di Lei, Signora Presidente …. Ecco perché. Volevo che nessuno lo sapesse, ero stato il braccio destro di suo marito, un amico fedele, avrei dimostrato di essere un traditore e ciò, come lei ben sa, non fa parte del mio carattere. Avrei voluto che quel giorno della cavalcata lei non si fosse più staccata dalla mia schiena. L’avrei trasportata sul dorso in tutta la campagna elettorale e la sera, quando lei era stanca, l’avrei riempita di coccole e di attenzioni leccando il suo corpo divino con la mia lingua e facendola godere come lei meritava”. A queste parole Hillary gioì nel suo cuore. Si sentiva fiera, finalmente lui le aveva confessato che moriva per lei. Era la sua più grande vittoria, aveva Carson li davanti a lei, seminudo che le stava confessando il suo amore, lo slip era già gonfio per cui si intravedeva una grande erezione, ora doveva solo dare il colpo di grazia finale e sarebbe stato totalmente suo schiavo, come aveva sempre sognato. “Bella scusa … “ riprese lei, “Si, bella scusa quella dell’amore, come vuoi che io ci creda?”. “M..ma Signora Presidente” rispose lui scattando in piedi sempre con le mani legate dietro la schiena “per quale ragione dovrei mentire? Io sono stato sempre innamorato di lei e … “ lei lo interruppe subito dicendo “allora dimostramelo, ora, subito..." . "Signora" riprese lui "sono disposto a tutto per Lei",e lei "se è così, vieni qui ed inginocchiati ai miei piedi chiedendomi umilmente perdono per la tua impertinenza ed io ti perdonerò”. Lui chinò la testa, ormai totalmente sconfitto da quella donna crudele che amava, e pian piano fece il giro della scrivania per inginocchiarsi ai suoi piedi. Ma prima di inginocchiarsi provò a chiedere clemenza per gli uomini che l'avevano aiutato "Signora, cosa farà dei miei complici?" "Ti prometto che non saranno uccisi, li userò come camerieri durante le cene ufficiali, quando saranno presenti le donne di ogni paese del mondo. Loro sono conosciuti come ex uomini potenti ed in tal modo dimostrerò che ora sono al mio servizio totale". Lei ruotò la sedia rimanendo sempre con una gamba accavallata e, fiera, rimase in attesa del gesto. Lui si inginocchiò, chinò il capo e pose un bacio sull'alluce piede della gamba accavallata, inserendo anche la lingua nello spazio delle scarpa per leccare anche il secondo dito visibile, dicendo “Perdoni la mia impertinenza, Signora”. Lei si tolse la scarpa lasciando che lui leccasse con avidità il suo piede, leccò ogni singolo dito e gli spazi tra essi, leccò il tallone e la parte sottostante. Lei lo guardò, ormai era ridotto ad uno straccetto alla sua presenza, si abbassò verso di lui e con una mano, in maniera decisa e forte, gli strappò lo slip, ultimo lembo di stoffa che lo proteggeva dalla completa nudità. Notò la sua erezione che accarezzò dolcemente con le unghie, scese con la mano a stringere le palle, con la lingua gli leccò un orecchio dicendo con voce bassa "questo conservatelo bene per stasera, farò una bella cavalcata su di te e poi lo voglio dentro di me... voglio godere, capito?", poi si staccò da lui, chiamò due collaboratrici e disse “Rifocillate il signor Carson, trattatelo bene perché da oggi in poi sarà il mio segretario molto particolare che terrò fisso sotto la mia scrivania, sei contento Donald che ti ho risparmiato la vita?”. Lui, ormai totalmente soggiogato dalla donna, rimanendo sempre in ginocchio con la testa china umiliandosi ancora di più davanti alle altre donne rispose: “Grazie, Signora Presidente, la mia vita sarà totalmente dedicata a Lei, sarò il suo schiavo per sempre". Le donne collaboratrici lo aiutarono a rialzarsi, notarono la sua forte erezione, segno della sottomissione volontaria ad Hillary, guardarono negli occhi la Presidente e, sorridendole, si complimentarono con lei per la vittoria ottenuta. Era il trionfo totale delle donne.
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    amosolodonne
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    01 08/06/2016 17:22
    La fantasia che diventa realta???
    Che ne pensate?

    Se Hillary diventerà Presidentessa degli USA si presenterà come descritta nel racconto???

    [SM=x829785]
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    tazzo87
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    00 13/07/2016 12:43
    Non l'ho ancora letto tutto, a breve lo finirò...comunque molto bello come racconto, e anche molto attuale...!! chissà come finiranno le elezioni americane?!!! [SM=x829785] [SM=x829785]
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    amosolodonne
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    00 14/07/2016 18:54
    Le cose evolvono...
    Beh... che ne dite della May in Inghilterra?

    secondo me da giovane doveva essere una bella Donna di Ferro...!
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    Baz Luhrmann
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    00 16/07/2016 15:25
    amosolodonne, 14/07/2016 18.54:

    Beh... che ne dite della May in Inghilterra?

    secondo me da giovane doveva essere una bella Donna di Ferro...!



    MAH ... [SM=x829786]





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    tazzo87
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    00 18/07/2016 11:10
    Re:
    Baz Luhrmann, 16/07/2016 15.25:



    MAH ... [SM=x829786]






    [SM=x829767] [SM=x829767] [SM=x829767] [SM=x829792]

    Comunque ho trovato una piccola curiosità...
    www.corriere.it/esteri/cards/laurea-oxford-passione-tacchi-spillo-ecco-chi-neo-premier-theresa-may/scar...

    Leggendo tutto l'articolo si deduce che...sicuramente è incline al potere femminile....sul fatto che sia stata una bella donna , beh non faccio commenti [SM=x829785] [SM=x829785]
    L'unica cosa per capirlo e cercare qualche sua foto da giovane!!!
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    theboogeyman0
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    00 31/07/2016 17:14
    Re: La fantasia che diventa realta???
    amosolodonne, 08/06/2016 17.22:

    Che ne pensate?

    Se Hillary diventerà Presidentessa degli USA si presenterà come descritta nel racconto???

    [SM=x829785]


    Ma voi come presidente scegliereste Hillary oppure vi accontestereste di un po di sano TRUMPling??? [SM=x829766]